ALBERTO FERRIGNO


Nasce a Napoli il 20/08/1974 da famiglia operaia e di tradizioni comuniste.
Frequenta il liceo scientifico e all’esplodere del movimento della Pantera, nel 1989, vi partecipa attivamente.
Si iscrive alla facoltà di giurisprudenza presso l’università Federico II di Napoli e nel 1996 si trasferisce a Reggio Emilia in cerca di indipendenza economica. La scelta di Reggio non è casuale, ma matura per la sua storia di culla della resistenza e delle lotte operaie e antifasciste.
Qui lavora come portalettere, bidello, autista di autobus, presso la lavanderia dell’ospedale, in pizzeria, fino ad essere assunto come operaio presso le Ferrovie dello Stato (attuale lavoro), il che lo costringe a sospendere gli studi.
Nel 2001 si iscrive a Rifondazione Comunista, partecipando ai lavori delle commissioni della VII circoscrizione. Collabora sin dalla sua nascita con il comitato contro l’inceneritore. Nel 2004 viene eletto in Sala del Tricolore per Rifondazione Comunista, diventando poi capogruppo. La sua azione politica tocca i temi del lavoro, dell’ambiente, dell’economia e delle politiche sociali.
Fa sua la battaglia per l’acqua pubblica, privatizzata dalla giunta Delrio. È a fianco della lotta dei lavoratori dell’ACT, umiliati dalle politiche di provincia e comune. Porta avanti la battaglia per la riduzione dell’ICI sulla prima casa, votata dal consiglio e dimenticata dall’assessore Ferretti.
Presenta la mozione per estendere l’elettorato attivo e passivo ai migranti, approvata dall’aula ma mai posta in essere dalla giunta.
In prima linea a sostegno delle politiche ambientali, contro l’inceneritore e per la differenziata e il porta a porta.
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